Tai Ji in GraviDanza

VERSO LA NASCITA COL TAI JI E GLI ELEMENTI DELLA NATURA con Giuseppe Urselli e Monica Dal Molin
 
I movimenti lenti, dolci e armonici del Tai Ji aiutano le donne in attesa a ritrovare calma, tranquillità e pace interiore. Il Tai Ji è facile da imparare ed è molto utile non solo per le donne in attesa ma anche per gli operatori del percorso nascita. In tutti i tipi di corsi di preparazione alla nascita la pratica del Tai Ji può essere affiancata con ottimi risultati allo stretching, allo yoga, alle visualizzazioni e alle tecniche di rilassamento. 
 
Attraverso la pratica le donne in attesa si preparano ad affrontare con serenità le paure relative al parto e al dolore delle contrazioni. Con il Tai Ji impariamo a muoverci lentamente come nuvole nel vento con dolcezza e consapevolezza, ascoltando il respiro, nuotando nell’aria e danzando con la mente e il corpo uniti. 
Nei corsi di educazione alla nascita le mamme in attesa rispondono con vivo entusiasmo alla fluida e armoniosa danza Tai Ji che invita alla consapevolezza, a rilassarsi, ad aprirsi alla vita e a non lottare contro la forza di gravità durante il travaglio ed il parto. Muoversi con i 5 simboli della vita (che secondo l’antica filosofia cinese sono il fuoco, l’acqua, il legno, il metallo e la terra ) predispone la mamma in attesa ad aprirsi al miracolo della vita gioendo del dono più bello che possa mai ricevere: un bimbo nel suo grembo, due vite in una sola! Le varie figure fanno nascere immagini meravigliose grazie alle quali si cerca di fare tutto in modo semplice, armonioso e naturale. 
 
Il tempo che si dedica alla pratica diventa un’oasi di pace all’interno della vita quotidiana. Nei nostri incontri le donne acquisiscono semplici tecniche di movimento per affrontare con consapevolezza sia il processo della gravidanza sia il travaglio e il parto imparando ad aprirsi al dolore e ad accettare le contrazioni come onde che arrivano, prendono e rilasciano a riva la mamma ed il bebè. I movimenti fluidi e dolci della danza con gli elementi della natura sono accompagnati dal suono del flauto di bamboo, del tamburo ad acqua, da musiche, canti, filastrocche e ninne-nanne che favoriscono e rafforzano la comunicazione tra mamma e bambino.

Monica e Giuseppe con L’ostetrica Ibu Robin Lim

 
TAI JI IN GRAVIDANZA. NUOVI APPROCCI ALLA PREPARAZIONE ALLA NASCITA
 
Estratto dal libro Tai Ji, Danzare la Vita di Giuseppe Urselli
 
COS’E’ IL TAI JI       
 
Alcune centinaia di anni fa, in una data imprecisata all’interno della cultura e civiltà cinesi, nacque la meravigliosa pratica del Tai Ji, una sorta di meditazione in movimento praticata oggi da milioni di persone in tutto il mondo. La pratica del Tai Ji, che consiste in una serie di movimenti fluidi eseguiti lentamente e con consapevolezza, aiuta a ritrovare calma e rilassamento favorendo sentimenti di pace e di rigenerazione. Con la pratica quotidiana e costante si acquistano grazia, coordinazione ed equilibrio psicofisico. Il Tai Ji può essere definito la danza della vita alla portata di tutti, anziani, giovani e bambini, in forma o no.
Si possono apprendere coreografie o forme di movimento brevi o lunghe, a seconda dell’interesse e della motivazione. Le forme sono delle sequenze di movimenti lenti che consentono lo scorrere, il circolare ed il fluire dell’energia vitale (definita Chi o Qi in cinese) in tutto il corpo lungo i canali dell’agopuntura. Il Tai Ji è una ‘disciplina interiore’ che aiuta a riscoprire le energie e risorse inutilizzate nascoste dentro di noi.
Il Tai Ji ci permette di ottenere un miglioramento della salute e della vitalità apprendendo inoltre una filosofia di vita basata sulla complementarietà degli opposti. L’apprendimento del Tai Ji è divertente, appassionante e aiuta a liberare il corpo dalle tensioni.
 
TAI JI, POESIA E MEDITAZIONE IN MOVIMENTO
 
Diventare teneri e flessibili come un bambino, muoversi lentamente come nuvole nel vento ascoltando il respiro, nuotando nell’aria e danzando con la mente e il corpo uniti: tutto questo e altro ancora è il Tai Ji …
Nella sua essenza il Tai Ji non è una semplice ginnastica dolce ma un vero e proprio sentiero di vita. La lentezza e la fluidità dei movimenti donano calma e tranquillità nella velocità del mondo moderno. Il Tai Ji è una danza spontanea, gioiosa e creativa in cui si può percepire la propria energia o forza vitale detta ‘Qi’ in cinese (lo stesso termine vuol dire anche respiro).
La pratica del Tai Ji nacque in Cina dall’ identificazione di un uomo o di una donna con i movimenti della natura attorno a sé. Il creatore fu una persona particolarmente illuminata ed ispirata al punto tale da inventare una forma di movimento così pura, trasparente e priva di autocompiacimento.
Si danza il Tai Ji per la pura gioia di farlo ed è proprio allora che accade qualcosa di speciale e al tempo stesso meraviglioso! Osservando una persona che danza il Tai Ji si ha la sensazione di essere di fronte al movimento continuo e costante di un fiume che sfocia nel mare. Il praticante del Tai Ji diventa come acqua pura, trasparente e leggero come una nuvola fluttuante.
L’ideogramma cinese Tai rappresenta un uomo o una donna con braccia e gambe aperte, centrato/a nel proprio baricentro, il Dan Tian (il campo o l’oceano di energia, il centro di gravità psicofisico localizzato nel basso addome, due, tre dita sotto e all’interno dell’ombelico). L’ideogramma Ji mostra nella prima parte un albero e nella seconda un uomo che danza connettendosi in alto e in basso tra Cielo e Terra.
Tai Ji è quindi la danza della vita, il fiore che sboccia da sè, la via dell’acqua che scorre, un processo di consapevolezza, un senso di esserci, un sentiero di condivisione e gioia che ci vede tutti come raggi di un unico immenso cerchio d’Amore.
Nella danza del Tao si offre e si riceve, ci si apre al mondo per accoglierlo in tutte le sue forme ed amarlo… Il Tao è cambiamento continuo, nascita e rinascita, trasformazione perenne, non è mai uguale, regala sempre nuove emozioni, dà un senso di apertura alla vita.
 
IL TAI JI E L’EVENTO NASCITA
 
Ho scritto  ‘Tai Ji, danzare la vita’ dedicando un intero capitolo all’intensa ed entusiasmante esperienza del parto in casa di mia moglie Monica. A distanza di 18 anni da quel meraviglioso evento, se solo ci penso, mi vengono i brividi dall’intensa emozione ed avverto la bellissima sensazione in cui mi si aprono tutti i pori della pelle!
Come padre e come persona l’aver assistito al parto in casa di mia moglie mi ha reso davvero forte interiormente.
L’idea di proporre il Tai Ji in gravidanza è maturata lentamente dentro di me, proprio dopo aver condiviso con mia moglie, tanti anni fa, quel magico percorso che la condusse a dare alla luce un meraviglioso bimbo nato in casa. Come ho già scritto, Monica si preparò al parto danzando il Tai Ji, vivendone l’essenza più profonda e frequentando insieme con me un utilissimo corso di preparazione al parto attivo. Vari video – fra cui mi piace ricordare ‘ Il rito della nascita’ di Leboyer e la lettura di tanti libri inclusi quelli di Odent, Balaskas, Leboyer, Maghella ed altri – integrarono la nostra preparazione.
Rielaborando nel tempo la nostra esperienza, ho intuito che la danza e lo spirito del Tai Ji potevano essere molto utili per i papà, le mamme in attesa e per tutti gli operatori del percorso nascita, in particolare per le ostetriche. Questo è il motivo per cui ho partecipato come relatore a vari convegni sulla nascita e ho condotto alcuni seminari di Tai Ji come preparazione alla nascita presso il M.I.P.A. di Brescia, il Marsupio di Firenze, la Luna Piena di Caserta, il Collegio delle Ostetriche di Matera e altri centri nascita.
 
Il Tao invita le donne incinta all’ascolto, ad aprirsi alla vita, a rilassarsi, a non lottare contro la forza di gravità durante il travaglio e il parto, ad abbandonarsi fiduciose alla forza della natura.
Quanto al dolore il Tai Ji non invita ad eliminarlo né a reprimerlo ma ad accettarlo serenamente come evento naturale che trasforma, rinnova e dà la vita. Le paure relative al parto e alle contrazioni sono spesso determinate da fattori mentali e socio-culturali. Le sensazioni del dolore sono sempre soggettive e personali.
Alcune donne dicono di provare dolori lancinanti, altre dolori sopportabili, altre ancora parlano di estasi, rarissime affermano di non provare alcun dolore!
Tutto sommato, ciò che importa è l’atteggiamento che la mamma ha nei confronti del dolore: Tai Ji è aprirsi al dolore che dà la vita!
Le contrazioni sono onde che arrivano, prendono e rilasciano a riva la mamma e il bambino. Tutto ciò che la mamma deve fare è lasciarsi trasportare dalle onde della vita… E’ molto più semplice che andare contro corrente! Il respiro libero e profondo, il canto, i massaggi e la danza Tai Ji possono alleviare il dolore facilitando il travaglio e il parto.
Il Tai Ji aiuta, inoltre, a far scoprire ai ‘papà in attesa’ che è bello diventare padri e che si può aiutare la propria compagna in travaglio guidando le onde delle contrazioni e respirando profondamente insieme con lei. La pratica del Tai Ji aiuta i papà più sensibili a riflettere su cosa vuol realmente dire diventare padri e su come cambia il rapporto di coppia con l’arrivo del bebè.
Tutto questo lo si apprende semplicemente praticando una attività meditativa come il Tai Ji che sostanzialmente si fa in silenzio ed attraverso un processo che favorisce e incoraggia l’ascolto di sé.
Infine il Tai Ji, attraverso il principio del wu-wei (il non forzare, il non agire contro l’azione spontanea della vita), invita gli operatori sanitari a non intervenire artificialmente ed inopportunamente e a non velocizzare il processo naturale del travaglio e del parto. Come spesso ricorda il noto ginecologo Michel Odent, la cosa più importante è comprendere cosa e come fare per disturbare il meno possibile il processo del parto.
Un’ostetrica ed un medico consapevoli non sono invadenti, intervengono solo in caso di reale necessità e riconoscono che la vera protagonista del parto è la donna. Quindi, entrare nello spirito del Tao per un operatore sanitario significa rispettare i tempi naturali del travaglio e del parto, senza affrettare il processo con le solite procedure ostetriche di routine.
 
PARTO ATTIVO E TAI JI
 
Lessi ed apprezzai il ‘Manuale del Parto Attivo’ della Balaskas nel ’90 in un momento in cui desideravo saperne di più sull’argomento nascita. Generalmente, tranne che in ambienti specializzati (ospedali, cliniche, centri nascita, consultori), non si parla quasi mai di parto, travaglio e gravidanza. Del resto, quelle poche volte che lo si fa, si discute quasi sempre in termini di malattia, sofferenza e tecniche artificiali volte ad eliminare il dolore e velocizzare il parto (epidurali, cesarei, flebo di ossitocina, manovra di Kristeller, rottura artificiale delle membrane).
E’ davvero strano che anche durante i miei studi universitari di Psicologia non si sia affrontato, se non raramente, l’ argomento della nascita così delicato, vitale e cruciale per ognuno di noi. E’ nostro diritto essere ben informati su come veniamo alla luce in questo mondo! Ohimè, quante manipolazioni, quante forzature, quante ansie, quante voci inutili, quante direttive ed incitazioni a spingere. Che baccano per un evento naturale che potrebbe essere vissuto con molta più calma!
Che piacere provo nel riguardarmi il video di Barcia in cui si mostrano le fasi espulsive in posizione accovacciata e si vede molto chiaramente la rotazione ed il disimpegno delle spalle senza alcun sostegno da parte dell’ostetrica (questa è l’ arte del wu wei, ottenere che le cose vengano realizzate con il minimo sforzo).
Grazie al parto attivo e naturale, la donna può entrare davvero in sintonia con il proprio corpo ed utilizzare a proprio vantaggio le capacità di movimento e la forza di gravità. La mamma in attesa si trasforma da ‘paziente passiva’ ad ‘attiva donatrice di vita’, attuando in tal modo un cambiamento, non solo per sé stessa. ma anche per la nuova famiglia che si va a formare e per l’intera società. Personalmente, trovo molte cose che accomunano il processo del parto e la meditazione in movimento del Tai Ji.
Entrambi i processi costituiscono un vero e proprio viaggio all’interno di sé stessi da cui si esce rinnovati e con la netta sensazione di essere rigenerati e diversi dopo che l’esperienza è terminata.
Sia nel Tai Ji sia nel parto attivo si invita al principio del non forzare (wu-wei in cinese), ad utilizzare la forza di gravità, alla consapevolezza, al movimento libero, alle posizioni istintive e naturali, al senso di responsabilità, a lasciarsi andare ai ritmi della natura, al rispetto per sé stessi e per il proprio corpo, ad avere i piedi ben a contatto con il terreno, ad essere semplici e spontanei, a liberare la respirazione, il canto, i suoni e la danza della vita! 
 
TAI JI IN GRAVIDANZA: VERSO LA NASCITA DANZANDO CON I 5 ELEMENTI DELLA NATURA
 
Il Tai Ji è un inno alla vita, tutto il corpo canta ed è cantato, si muove e viene mosso dagli elementi della natura.
Gli stessi movimenti assumono un significato sempre diverso a seconda delle circostanze, dell’umore di chi lo danza, delle cose che accadono. Danzando il Tai Ji la mamma in attesa si rende più consapevole delle incredibili trasformazioni del suo corpo, le accoglie e le benedice. Tai Ji è vivere il cambiamento, fluire insieme con la vita che si trasforma attimo dopo attimo.
La danza del Tao è un processo di nascita, rinascita, crescita ed evoluzione continua. Ogni alba e tramonto sono sempre diversi, la danza della vita si rinnova costantemente, ogni nascita è un nuovo miracolo, ogni bambino è unico e irripetibile.
Non ci rimane che fluire coraggiosamente nel fiume della vita e diventare uno con esso danzando con i cinque elementi della natura.
 
LA COREOGRAFIA DELLA DANZA CON I 5 ELEMENTI
 
La seguente sequenza organica di movimenti è particolarmente adatta sia alle mamme in attesa sia alle ostetriche e a chi conduce i corsi di preparazione alla nascita. La coreografia consente di lavorare con i cinque simboli della vita che secondo l’antica filosofia cinese sono il fuoco, l’acqua, il legno, il metallo e la terra.
La coreografia aiuta ad aumentare la consapevolezza del proprio corpo e a scoprire il flusso dell’energia vitale (Qi in cinese).
In breve tempo, si impara a legare i movimenti in una sequenza che consente alla mamma in attesa di ascoltarsi con maggiore consapevolezza e percepire meglio il proprio contatto col bambino. In tal modo, si creano le condizioni favorevoli per rafforzare il bonding, cioè il saldo legame tra mamma e bambino.
Le figure del Tai Ji fanno nascere in sé stessi immagini meravigliose grazie alle quali si cerca di fare tutto in modo semplice ed armonioso. Può essere molto bello fare i movimenti del Tai Ji all’aria aperta, magari di primo mattino. Il tempo che si dedica alla pratica diventa un’oasi di pace all’interno della vita quotidiana. Il Tai Ji può essere appreso fin dai primi mesi della gravidanza.
I movimenti sono naturali. E’ molto importante non scoraggiarsi quando si inizia l’apprendimento della coreografia; agli inizi anche i movimenti più semplici possono sembrare difficili e complicati.
 
TAI JI, LA DANZA CON I 5 ELEMENTI NEI CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA
 
ùOra trova un luogo tranquillo in cui ti senti a tuo agio, libera di iniziare a danzare il Tai Ji. Percepisci con attenzione lo spazio e il luogo in cui ti trovi; puoi acquisire sensazioni di pace, calma ed equilibrio entrando dentro di te e cercando il tuo centro psicofisico, il Dan- Tian o campo di energia.
Riuscire a centrarsi trovando il proprio centro mentre ci si muove lentamente, vuol dire acquisire maggiore fiducia in sé stessi e nelle proprie risorse creative.
Stando in piedi trova una sistemazione confortevole divaricando le gambe alla larghezza delle anche e lasciando che la spina dorsale assuma una posizione diritta e senza tensioni. Immagina il tuo capo sospeso ad un filo invisibile legato al soffitto. Stira le vertebre cervicali portando il mento leggermente verso il petto.
Pensa di essere una canna di bamboo, un arco o un salice che si muove dolcemente al vento; immagina l’aria attorno a te farsi densa e viscosa come l’acqua.
Le tue braccia mosse da un’onda o da fili invisibili legati ai polsi diventano alghe che si sollevano lentamente sino all’altezza delle spalle e poi ricadono ai fianchi morbidamente sostenute dalla densità dell’acqua. Immagina di essere il sole che sorge mentre sollevi le braccia verso l’esterno e le riunisci circolarmente di fronte al petto. All’interno delle tue braccia hai creato il Cerchio della Vita, il Wu Ji o Vuoto da cui nasce il Pieno, la Vita, l’Amore. Unisci le mani e portale ora lentamente verso la gola o il petto facendo un passo indietro e spalancando contemporaneamente le braccia.
Apri il tuo cuore ed estendi i tuoi orizzonti. Questo movimento, detto Kai Xin in cinese, vuol dire appunto aprire il cuore, la mente e lo spirito; dà una sensazione di equilibrio fra lato destro e sinistro del corpo, intuito e razionalità, mente e cuore.
Adesso, estendi in modo alternato le braccia verso l’alto e verso il basso invitando l’energia del Cielo e della Terra, dello Spirito e della Materia a fondersi nel profondo del tuo essere.
Dopo aver trovato un ottimo equilibrio orizzontale e verticale, sarai sicuramente pronta a percepire e a cogliere la sensazione dell’elemento Fuoco nel tuo basso addome.
Il Fuoco è la forza vitale (Qi in cinese) che nasce dal profondo e va verso l’esterno. Muovi le tue mani all’altezza del basso addome accendendo la fiamma vitale e percependo il calore che viene dal Dan-Tian (campo d’energia vitale).
C’è una nuova vita dentro di te! Senti il Fuoco che esce dai palmi delle mani e fai un passo avanti con entusiasmo e vitalità. Il Fuoco brucia e cresce ardendo verso l’alto; esprimi attraverso le braccia e le mani il percorso circolare dell’energia (Qi), della fiamma vitale che arde nel tuo basso addome. Fuoco è accendere la propria energia vitale, donare con generosità, dare alla luce il proprio bambino con coraggio, gioia e amore. Secondo la medicina tradizionale cinese, il Fuoco è connesso con il cuore, col colore rosso, con il sole, con l’estate, con lo slancio vitale, con l’amore. L’energia prevalentemente maschile ed aggressiva del fuoco va equilibrata con l’energia femminile e dolce dell’acqua. I poli opposti e complementari yin/yang, acqua e fuoco, donna e uomo si uniscono e si integrano dando vita ad una nuova meravigliosa creatura.
Al passo in avanti del fuoco segue il ritorno naturale dell’ Acqua. Attira l’energia dolce e femminile dell’acqua immaginando di essere sotto la pioggia, una splendida cascata o una semplice doccia. Nella figura del Fuoco avevi il tuo baricentro stabile su entrambi le gambe; nella figura dell’Acqua sposti il peso del corpo sul piede sinistro accarezzando e massaggiando dolcemente con le mani il viso, il collo, le spalle, il petto, l’addome ed ovviamente il tuo bebè! L’ energia dell’ acqua scorre sul tuo corpo purificandolo, sciogliendone le tensioni e spegnendo il fuoco in eccesso. Con le mani accarezza e massaggia il tuo bimbo donandogli l’ energia dell’ acqua. Acqua è ricevere Vita.
L’ acqua è connessa con i reni, con le ossa, con il colore azzurro, con l’inverno, con la luna. Lascia che l’energia dell’acqua scorra fino ai piedi che affondano nella terra come radici di un albero facendo crescere il tronco. L’acqua bagnando i piedi (le radici) dà vita ad un nuovo elemento, il Legno, l’Albero della Vita. Il tuo bimbo nasce e cresce esplorando lo spazio e relazionandosi con la mamma ed il papà.
Esegui la figura del legno esplorando lo spazio a piccoli passi proprio come farebbe un bambino; estendi le braccia come rami di un albero, danza circolarmente e connettiti con l’ambiente attorno a te usando il senso del tatto. Sei tu l’Albero della Vita!
Contatta il mondo attorno a te, vivi armoniosamente le tue relazioni sociali e lascia che dalle tue mani nascano e crescano fiori e frutti. Legno è Crescita.
Il legno è connesso con il fegato, con gli occhi, con il colore verde, con la primavera, con l’energia del cambiamento, con la gentilezza.
Continua ora a ruotare il tuo tronco e con un lento ed ampio movimento delle braccia porta energia e forza vitale nel tuo ventre. Raccogli l’energia del Metallo, dell’Oro, dei minerali dal sottosuolo e di tutta la natura nel tuo centro vitale (Dan Tian). Con questo ampio movimento delle braccia che curvano, nutri il tuo bimbo di energia positiva e concentrata come quella di un cristallo o di un diamante. Cristallizza e fai tesoro delle tue esperienze di vita concentrandole nel tuo addome, ma non ti attaccare ad esse.
Terra è saggezza, non attaccamento, distacco e ti suggerisce di riportare l’Oro, il Metallo alla Terra stessa. C’ è una parte di energia distruttiva del Metallo, dell’Oro che devi cedere alla Terra lasciando cadere le braccia ai fianchi, liberando il cristallo e schiudendoti alle forze del Cielo e dell’Universo. Apri le braccia, il tuo cuore, la tua mente, i tuoi occhi e dì Sì alla Vita, alla tua creatura. E’ così che acquisterai realmente l’Oro della Vita. Ricorda che il tuo bimbo ha bisogno di tutto il tuo Amore. Oro o metallo è concentrare.
Il metallo è connesso con i polmoni, con la pelle, con il colore bianco, con l’autunno, con il coraggio e senso di apertura. Lascia ora che le tue mani si sollevino lentamente dal basso verso l’alto lungo il petto permettendo ai sette chakra (i principali centri d’ energia nello yoga) di schiudersi come i petali di un fiore. Apri il primo chakra situato nell’area pelvica (la tua energia sessuale), il secondo chakra, il Dan Tian (il centro mobile che dà una sensazione di equilibrio e muove le emozioni nella meditazione in movimento), il terzo chakra all’altezza del plesso solare (la ruota d’ energia che dà potere), il chakra del cuore (Amore), il chakra della gola o della comunicazione, il terzo occhio (l’intuizione) e infine il chakra corona (la spiritualità). Metti le mani sulla sommità del capo aprendo poi le braccia e la mente con un ampio movimento circolare. Dipingi il cerchio Tai Ji e concludi la danza degli elementi con il movimento detto ‘Abbraccia la Tigre, ritorna sulla cima della Montagna’. La tigre è il simbolo della forza vitale e rappresenta il pericolo e le opportunità che le crisi e le sfide della vita ci offrono in continuazione. La montagna rappresenta invece la Madre Terra che nutre, accoglie, sostiene dando sicurezza e stabilità.
Ora incrocia e solleva le braccia all’altezza del petto abbracciando, accogliendo e cullando con dolcezza il tuo bel bimbo, il tuo tigrotto; portalo e nutrilo immediatamente al seno lasciando che fuoriesca il primo latte, il prezioso colostro.
Ruota successivamente i palmi delle mani verso il basso, verso la terra e lascia che le braccia ritornino gentilmente ai lati del corpo. Ricevi l’energia della terra dalla pianta dei piedi, dai punti Yong Quan (Sorgente Gorgogliante) e dai palmi delle mani dai punti d’agopuntura, detti Lao Gong.
Sei ritornata ora nella posizione di partenza, senti i piedi, le tue radici e connettiti con l’elemento Terra. Terra è ritornare a casa nel proprio centro vitale (il Dan Tian) dove puoi ritrovare nuove risorse e infinite energie vitali.
Metti le mani una sull’altra poggiandole sul basso addome, appena sotto l’ombelico, chiudi gli occhi e ascolta attentamente. L’energia vitale entra insieme con il respiro, il sangue e il nutrimento nell’ombelico del bambino attraverso il cordone ombelicale. Ascolta con attenzione, la tua stessa vita ha avuto nutrimento e origine proprio dal Dan Tian, dal basso ventre.
La Terra è connessa con lo stomaco, la milza e il pancreas, col colore giallo, con il momento di transizione fra una stagione e l’altra, con le radici, con il senso di sicurezza e responsabilità. La Madre Terra andrebbe onorata, rispettata e amata. Ricorda di essere parte essenziale del flusso vitale, dell’energia della terra che accoglie, nutre, crea e ricrea la vita.
Mamma, dando alla luce una nuova vita nasci e rinasci insieme al tuo compagno. Danzando con gli elementi e i simboli della vita doni felicità e gioia a tutto l’Universo!
Dando alla luce il tuo bambino permetti che il ciclo dei cinque elementi, il Cerchio e la Danza della Vita si perpetuino e si espandano all’infinito con saggezza e amore.